Il 13 dicembre il Governo ha presentato un emendamento al disegno di legge di bilancio che apporta significative modifiche al Piano Transizione 5.0, con l’obiettivo di semplificare e ampliare l’accesso a questo importante strumento di incentivazione. L’emendamento, depositato presso la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, è stato preceduto dall’approvazione della Commissione Europea, garantendo così la conformità alle normative comunitarie.
Modifiche Principali al Piano Transizione 5.0
Cumulabilità con Altri Incentivi
Una delle novità più rilevanti è la possibilità di cumulare il Piano Transizione 5.0 non solo con il credito d’imposta ZES, come previsto da precedenti emendamenti, ma con tutti gli incentivi esistenti, inclusi quelli finanziati da fondi europei. Questa cumulabilità sarà consentita nel rispetto del principio che vieta il doppio finanziamento, ovvero l’impiego degli stessi costi per ottenere più agevolazioni.
Nuove Fasce di Spesa e Aliquote Maggiorate
Le prime due fasce di spesa per gli investimenti vengono unificate in un unico scaglione con un tetto massimo di 10 milioni di euro. Questo scaglione beneficia delle aliquote più alte attualmente previste: 35%, 40% e 45%, in base alla classe di efficientamento. L’introduzione di queste aliquote maggiorate, unita alla cumulabilità totale degli incentivi, rende la misura ancora più attrattiva per le imprese.
Incremento delle Aliquote per il Fotovoltaico
Particolare attenzione è stata dedicata al settore fotovoltaico. L’emendamento propone un incremento delle aliquote rispettivamente del 30%, 40% e 50% per i moduli fotovoltaici che rispettano i criteri indicati dall’articolo 12 del decreto-legge 181/2023. Ecco i dettagli:
- Moduli Tipo A: prodotti negli Stati membri dell’UE con un’efficienza del modulo pari almeno al 21,5%
- Moduli Tipo B: con celle e moduli entrambi prodotti nell’UE, con un’efficienza delle celle pari almeno al 23,5%
- Moduli Tipo C: composti da celle bifacciali ad eterogiunzione o tandem, con un’efficienza minima delle celle pari al 24,0%, prodotti interamente nell’Unione Europea
Questa misura mira a incentivare l’adozione di tecnologie avanzate, favorendo l’industria europea del fotovoltaico.
Semplificazioni Introdotte
Agevolazioni per la Sostituzione di Beni Obsoleti
I beni strumentali che hanno completato il loro ciclo di ammortamento da oltre 24 mesi saranno considerati appartenenti alla prima fascia di efficientamento, semplificando così il loro processo di sostituzione.
Coinvolgimento delle ESCo
Le Energy Service Company (ESCo) saranno riconosciute come beneficiarie dirette degli incentivi. Questo riconoscimento è in linea con l’obiettivo di promuovere il risparmio energetico attraverso contratti di Energy Performance Contracting (EPC), che prevedono la fornitura di beni 4.0 per ottimizzare i processi aziendali.
Tempistiche di Applicazione
Le modifiche introdotte saranno applicabili anche alle pratiche già avviate. Inoltre, il Governo prevede di prorogare la scadenza per gli investimenti al 30 aprile 2026, estendendo così il termine attuale del 31 dicembre 2025. Tuttavia, i tempi di rendicontazione rimarranno invariati, con scadenza fissata al 30 giugno 2026.
Conclusione
Le modifiche al Piano Transizione 5.0 rappresentano un passo importante per rendere gli incentivi più accessibili e attrattivi, rispondendo alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. L’ampliamento della cumulabilità e l’incremento delle aliquote per il fotovoltaico dimostrano un chiaro impegno nel sostenere la transizione energetica e l’efficientamento delle imprese.