Riassunto Articolo – Legge di Bilancio 2025: Guida ai Bonus Fotovoltaici

La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti agevolazioni fiscali per incentivare l’adozione di impianti fotovoltaici. Tra le principali misure spiccano il **Bonus Fotovoltaico 2025**, che offre detrazioni fiscali fino al 50% per chi installa pannelli solari, e il **Superbonus 110%**, prorogato con nuove condizioni. Inoltre, sono previste agevolazioni per sistemi di accumulo e soluzioni energetiche innovative. L’articolo guida i lettori nella comprensione dei requisiti, delle modalità di accesso e dei vantaggi economici offerti, sottolineando il ruolo del fotovoltaico come scelta sostenibile e conveniente per famiglie e imprese.

Il Piano Transizione 5.0 rappresenta un’opportunità unica per le imprese di ottenere incentivi fiscali attraverso investimenti mirati alla riduzione dei consumi energetici. Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) ha reso disponibile una guida dettagliata per supportare le aziende nell’utilizzo del portale dedicato a questo programma. In questo articolo, vediamo i passaggi principali per la presentazione delle richieste.

1. Inserimento di un nuovo progetto
Per accedere agli incentivi, le imprese devono seguire una procedura chiara attraverso il portale GSE. Ecco i passaggi principali:

  • Accesso al portale: È necessario accedere al sistema con credenziali SPID per iniziare la procedura.
  • Creazione di un nuovo progetto: Si compila una scheda relativa ai dati del progetto e alle spese previste. Le informazioni richieste includono:
    • Data di inizio prevista (non anteriore al 1° gennaio 2024).
    • Data di fine prevista (entro il 31 dicembre 2025).
    • Percentuale di risparmio energetico stimato per struttura o processo produttivo.
    • Tipologia dell’ente certificatore (EGE, ESCo, ingegneri o periti).
    • Informazioni sugli impianti esistenti e dati relativi ad autoconsumo e produzione.
    • Dettagli sugli interventi obbligatori (beni materiali e immateriali previsti dagli allegati A e B della Legge 11 dicembre 2016, n. 232).
      Al termine dell’inserimento, il sistema genera una Dichiarazione Sostitutiva di Atto Notorio (DSAN), contenente i dettagli del progetto. È inoltre necessario caricare la documentazione tecnica richiesta, tra cui una certificazione preliminare che attesti il risparmio energetico previsto dagli investimenti.
      Le imprese possono delegare questa operazione a un soggetto autorizzato, utilizzando l’apposito modulo di delega fornito dal GSE.

2. Prenotazione del credito d’imposta
Dopo aver inviato la richiesta di prenotazione, il GSE avvia una serie di verifiche sulla documentazione presentata. Se la domanda è completa e conforme, il sistema rilascia una Ricevuta di conferma di avvenuta prenotazione.

Tempistiche da rispettare:

  • Entro 30 giorni dalla ricevuta di conferma, è necessario validare i dati inseriti sul progetto.
  • La conferma genera una scheda riepilogativa, che include:
    • Il totale delle spese dichiarate.
    • Il calcolo del credito d’imposta per gli anni 2024-2025.

3. Inserimento delle fatture
Un passaggio fondamentale è la registrazione delle fatture relative agli interventi effettuati. Ogni fattura deve indicare chiaramente:

  • Gli importi associati a una o più voci di spesa dichiarate.
  • Eventuali specifiche richieste per il riconoscimento dell’agevolazione.
    Dopo questo step, il sistema genera una nuova Dichiarazione Sostitutiva di Atto Notorio. Successivamente, viene emessa una ricevuta di avvenuta trasmissione, che include il credito d’imposta richiesto. Infine, l’impresa deve confermare l’importo del credito calcolato.

4. Le fasi successive
Il GSE sta lavorando per pubblicare ulteriori dettagli relativi agli step successivi alla prenotazione del credito, offrendo alle imprese una guida completa per massimizzare i benefici del Piano Transizione 5.0.

Perché il Piano Transizione 5.0 è importante?
Questo strumento incentiva le imprese a investire in efficienza energetica e sostenibilità, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi ambientali fissati a livello nazionale ed europeo. Grazie a un accesso semplificato e a un sistema trasparente, le aziende possono ridurre i costi operativi e migliorare la propria competitività sul mercato.

Huawei ha introdotto la nuova Serie MB0 di inverter ibridi trifase, pensata per gli impianti commerciali e industriali di medie dimensioni. Con taglie disponibili dai 12 ai 25 KTL, questi inverter offrono maggiore flessibilità, efficienza e compatibilità con i sistemi di accumulo **LUNA2000**, permettendo di raggiungere fino a 60 kWh di capacità. Dotati di funzionalità avanzate come 2 MPPT, corrente massima di 30A e comunicazione smart, gli inverter MB0 garantiscono prestazioni elevate, monitoraggio in tempo reale e conformità alle normative italiane CEI 0-21 e CEI 0-16. Ideali per ottimizzare gli investimenti fotovoltaici, rappresentano una soluzione scalabile e sostenibile per il mercato C&I.

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha avviato il dialogo con le Regioni per definire e implementare il decreto Conto Termico 3.0. Questa iniziativa mira a incentivare interventi di piccole dimensioni che favoriscano l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, rappresentando un passo importante verso la sostenibilità.

Beneficiari e ambiti di applicazione del Conto Termico 3.0

Rispetto alla versione precedente del decreto del 2016, il Conto Termico 3.0 amplia sia il numero di soggetti beneficiari che le tipologie di interventi incentivabili. Potranno accedere agli incentivi: amministrazioni pubbliche, soggetti privati, enti del terzo settore e configurazioni di autoconsumo collettivo e Comunità Energetiche Rinnovabili.

Tipologie di interventi ammissibili:

In ambito residenziale: interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili o sistemi ad alta efficienza.
In ambito non residenziale: progetti mirati all’efficienza energetica o alla produzione di energia termica in edifici del settore terziario.

Tra gli interventi incentivati rientrano l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici privati e la realizzazione di impianti solari fotovoltaici con sistemi di accumulo, a condizione che siano abbinati alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con nuove soluzioni dotate di pompe di calore elettriche.

Un incentivo ancora più attrattivo

Tra le novità più rilevanti del Conto Termico 3.0 c’è l’innalzamento al 100% delle spese ammissibili per alcuni interventi. Questa misura si applica a edifici pubblici appartenenti a comuni con meno di 15.000 abitanti e a strutture scolastiche, ospedaliere e sanitarie, incluse quelle residenziali e assistenziali del Servizio Sanitario Nazionale.

Oltre ai singoli privati e alle amministrazioni pubbliche, gli incentivi saranno accessibili anche a membri di Comunità Energetiche Rinnovabili e configurazioni di autoconsumo collettivo. Questa flessibilità rafforza l’attrattività del piano, incentivando un’adozione più ampia.

Tempistiche e prossimi passi

Il decreto Conto Termico 3.0 è atteso per la pubblicazione entro gennaio. Una volta entrato in vigore, il GSE aggiornerà il portale Portaltermico (GSE – Area Clienti) entro 30 giorni, permettendo a tutti i soggetti interessati di presentare le proprie richieste di incentivo.

Un’opportunità per accelerare la transizione energetica

Il Conto Termico 3.0 rappresenta un’opportunità concreta per chi intende investire nell’efficienza energetica e nell’energia rinnovabile. Con condizioni più favorevoli rispetto al passato, questo decreto si pone come strumento fondamentale per promuovere una transizione energetica sostenibile e inclusiva.

DMEGC Solar è un leader globale nella produzione di moduli fotovoltaici di alta qualità, riconosciuto tra i primi 10 produttori mondiali e certificato “Tier 1” da Bloomberg. Con una capacità produttiva impressionante e tecnologie avanzate, l’azienda offre soluzioni innovative, sostenibili e ad alte prestazioni per settori residenziali, commerciali e industriali, contribuendo significativamente alla transizione verso un futuro più verde.

Il 13 dicembre il Governo ha presentato un emendamento al disegno di legge di bilancio che apporta significative modifiche al Piano Transizione 5.0, con l’obiettivo di semplificare e ampliare l’accesso a questo importante strumento di incentivazione. L’emendamento, depositato presso la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, è stato preceduto dall’approvazione della Commissione Europea, garantendo così la conformità alle normative comunitarie.

Modifiche Principali al Piano Transizione 5.0

Cumulabilità con Altri Incentivi

Una delle novità più rilevanti è la possibilità di cumulare il Piano Transizione 5.0 non solo con il credito d’imposta ZES, come previsto da precedenti emendamenti, ma con tutti gli incentivi esistenti, inclusi quelli finanziati da fondi europei. Questa cumulabilità sarà consentita nel rispetto del principio che vieta il doppio finanziamento, ovvero l’impiego degli stessi costi per ottenere più agevolazioni.

Nuove Fasce di Spesa e Aliquote Maggiorate

Le prime due fasce di spesa per gli investimenti vengono unificate in un unico scaglione con un tetto massimo di 10 milioni di euro. Questo scaglione beneficia delle aliquote più alte attualmente previste: 35%, 40% e 45%, in base alla classe di efficientamento. L’introduzione di queste aliquote maggiorate, unita alla cumulabilità totale degli incentivi, rende la misura ancora più attrattiva per le imprese.

Incremento delle Aliquote per il Fotovoltaico

Particolare attenzione è stata dedicata al settore fotovoltaico. L’emendamento propone un incremento delle aliquote rispettivamente del 30%, 40% e 50% per i moduli fotovoltaici che rispettano i criteri indicati dall’articolo 12 del decreto-legge 181/2023. Ecco i dettagli:

  • Moduli Tipo A: prodotti negli Stati membri dell’UE con un’efficienza del modulo pari almeno al 21,5%
  • Moduli Tipo B: con celle e moduli entrambi prodotti nell’UE, con un’efficienza delle celle pari almeno al 23,5%
  • Moduli Tipo C: composti da celle bifacciali ad eterogiunzione o tandem, con un’efficienza minima delle celle pari al 24,0%, prodotti interamente nell’Unione Europea

Questa misura mira a incentivare l’adozione di tecnologie avanzate, favorendo l’industria europea del fotovoltaico.

Semplificazioni Introdotte

Agevolazioni per la Sostituzione di Beni Obsoleti

I beni strumentali che hanno completato il loro ciclo di ammortamento da oltre 24 mesi saranno considerati appartenenti alla prima fascia di efficientamento, semplificando così il loro processo di sostituzione.

Coinvolgimento delle ESCo

Le Energy Service Company (ESCo) saranno riconosciute come beneficiarie dirette degli incentivi. Questo riconoscimento è in linea con l’obiettivo di promuovere il risparmio energetico attraverso contratti di Energy Performance Contracting (EPC), che prevedono la fornitura di beni 4.0 per ottimizzare i processi aziendali.

Tempistiche di Applicazione

Le modifiche introdotte saranno applicabili anche alle pratiche già avviate. Inoltre, il Governo prevede di prorogare la scadenza per gli investimenti al 30 aprile 2026, estendendo così il termine attuale del 31 dicembre 2025. Tuttavia, i tempi di rendicontazione rimarranno invariati, con scadenza fissata al 30 giugno 2026.

Conclusione

Le modifiche al Piano Transizione 5.0 rappresentano un passo importante per rendere gli incentivi più accessibili e attrattivi, rispondendo alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. L’ampliamento della cumulabilità e l’incremento delle aliquote per il fotovoltaico dimostrano un chiaro impegno nel sostenere la transizione energetica e l’efficientamento delle imprese.

I pannelli fotovoltaici, gli inverter e le batterie, una volta giunti a fine vita, sono classificati come RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). La loro gestione è regolamentata da normative europee, recepite in Italia tramite il Decreto Legislativo 49/2014, che stabilisce criteri chiari per il trattamento e lo smaltimento di questi rifiuti tecnologici.

Chi Si Occupa dello Smaltimento dei RAEE?

Dal 2013, produttori e importatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche hanno l’obbligo di aderire a un consorzio specializzato nella gestione dei rifiuti RAEE. Ogni prodotto immesso sul mercato viene codificato e tracciato per garantire che, una volta terminato il suo ciclo di vita, possa essere smaltito in modo corretto.

I costi per il trattamento e lo smaltimento sono sostenuti fin dall’inizio dal produttore o dall’importatore. Questo sistema prevede che la “fine vita” di ogni prodotto venga pianificata già al momento della sua “nascita”, assicurando così una gestione trasparente e responsabile.

L’Approccio di 4I-TECH allo Smaltimento

4I-TECH si affida a Cobat, uno dei principali consorzi nazionali per la raccolta e il riciclo dei rifiuti. Cobat garantisce la gestione completa dei prodotti RAEE immessi sul mercato, dalla raccolta al riciclaggio, assicurando la massima conformità alle normative vigenti.

Tracciabilità e Trasparenza per i Moduli Fotovoltaici

Attraverso un portale online, Cobat offre un sistema di tracciamento che monitora ogni modulo fotovoltaico e assicura una gestione pienamente conforme alle leggi. Questo processo non solo garantisce un corretto smaltimento, ma fornisce anche al cliente finale una garanzia di sostenibilità ambientale.

Numeri del Riciclo: Il Contributo di Cobat

Ogni anno, Cobat raccoglie e ricicla oltre 150.000 tonnellate di rifiuti tecnologici in Italia, attraverso una rete di oltre 1.300 punti di raccolta distribuiti su tutto il territorio nazionale. Gran parte dei materiali raccolti viene recuperata e trasformata in nuove risorse, in un’ottica di economia circolare.

Un Modello di Sostenibilità Ambientale

Cobat è stato uno dei pionieri nell’avviare progetti di economia circolare in Italia, garantendo elevati standard di sostenibilità sia ambientale che economica. La gestione responsabile dei RAEE rappresenta un passo fondamentale per il futuro delle energie rinnovabili, permettendo non solo di ridurre l’impatto ambientale, ma anche di trasformare i rifiuti in opportunità di riciclo e innovazione.

4I-TECH, collaborando con Cobat, offre ai propri clienti la certezza di una gestione sostenibile e responsabile dei prodotti tecnologici, rafforzando il proprio impegno per un futuro più verde e circolare.

DMEGC Solar si distingue ancora una volta per le sue competenze avanzate in ricerca e sviluppo, ottenendo un importante riconoscimento per la resistenza alla grandine dei suoi moduli fotovoltaici. Questo traguardo è stato raggiunto grazie a un modulo sperimentale, che sarà presto parte della serie Infinity di DMEGC Solar. È la prima volta che un produttore del settore fotovoltaico supera con successo un test così rigoroso, condotto dal CGC (Centro Generale di Certificazione della Cina), dimostrando il suo impegno nell’affrontare le sfide legate agli eventi climatici estremi.

L’Importanza della Resistenza alla Grandine

Con l’aumento degli eventi climatici estremi, il settore fotovoltaico è sempre più esposto a rischi, come la grandine, che può danneggiare i moduli, compromettendone l’efficienza e la durata. Attualmente, gli standard di resistenza alla grandine disponibili sul mercato non sono sufficienti a proteggere i moduli da condizioni meteorologiche particolarmente severe.

Il team di ricerca e sviluppo di DMEGC Solar ha quindi concentrato i propri sforzi su soluzioni innovative per migliorare la resistenza dei moduli, garantendo una maggiore affidabilità e durata dei sistemi fotovoltaici anche in condizioni difficili.

Come Viene Testata la Resistenza alla Grandine

I test per verificare la resistenza alla grandine simulano gli urti che i moduli fotovoltaici potrebbero subire in condizioni naturali. Durante le prove, vengono analizzati eventuali danni estetici e strutturali, come crepe o rotture, e vengono valutate le prestazioni dei moduli attraverso immagini elettroluminescenti (EL).

Gli standard convenzionali IEC prevedono l’utilizzo di chicchi di grandine con un diametro di 25 mm, un peso di 7,53 g e una velocità di impatto di circa 23 m/s. Tuttavia, tali parametri non sempre rappresentano le condizioni reali a cui i moduli possono essere sottoposti.

Per il modulo sperimentale di DMEGC Solar, sono state simulate condizioni estreme, utilizzando chicchi di grandine con un diametro di 65 mm, un peso di 130 g e una velocità di impatto di 37 m/s, andando ben oltre i requisiti standard.

Risultati Straordinari nei Test di Resistenza

Il modulo sperimentale di DMEGC Solar ha superato il test con risultati eccellenti. Grazie all’utilizzo di vetro rinforzato e di un backsheet avanzato, il modulo è rimasto completamente intatto, senza alcun danno visibile o strutturale.

L’analisi EL non ha rilevato microfratture, infiltrazioni di umidità o difetti significativi. Inoltre, il modulo ha registrato una diminuzione delle prestazioni dello 0,53%, un risultato nettamente migliore rispetto al limite massimo del 5% previsto dagli standard IEC. Questo dimostra non solo la resistenza meccanica del modulo, ma anche la sua capacità di mantenere prestazioni elevate dopo l’impatto.

Il Futuro della Resistenza alla Grandine

DMEGC Solar non si ferma qui. L’azienda continua a sviluppare nuovi materiali e tecnologie per migliorare ulteriormente la resistenza alla grandine, con l’obiettivo di offrire soluzioni personalizzate per diversi scenari e condizioni climatiche.

Nel prossimo futuro, DMEGC Solar lancerà una gamma di moduli progettati per affrontare vari livelli di rischio, garantendo maggiore sicurezza e durabilità per i propri clienti in tutto il mondo. Questo impegno rappresenta un passo significativo verso l’ottimizzazione delle soluzioni fotovoltaiche per un mercato sempre più esigente.

Innovazione per un’Energia Sostenibile

L’approccio innovativo di DMEGC Solar dimostra come la ricerca e lo sviluppo possano anticipare le esigenze del mercato e affrontare le sfide globali legate al cambiamento climatico. Con la serie Infinity, l’azienda si posiziona come leader nel settore, offrendo prodotti affidabili e durevoli che contribuiscono a una transizione energetica sostenibile e sicura.

Cobat RAEE è un consorzio specializzato nella gestione e nel riciclo dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), comprendendo al suo interno anche i moduli fotovoltaici e le batterie. Questo consorzio rappresenta un pilastro fondamentale per garantire il corretto smaltimento dei prodotti elettronici, favorendo un modello sostenibile di economia circolare.

L’obiettivo principale di Cobat RAEE è supportare produttori e importatori nel rispetto della normativa vigente, assicurando una gestione responsabile del fine vita dei prodotti introdotti nel mercato italiano, in linea con il principio di “responsabilità estesa del produttore”.

Normativa e Responsabilità del Produttore

La gestione dei RAEE si basa sul Decreto Legislativo 49/2014, che recepisce la Direttiva Europea 2012/19/UE. Secondo questa normativa, produttori e importatori di moduli fotovoltaici sono obbligati ad aderire a un sistema collettivo come Cobat RAEE, garantendo una gestione sostenibile ed efficiente del fine vita dei propri prodotti.

Grazie a questa adesione, le aziende possono assicurarsi che i loro moduli fotovoltaici, una volta giunti a fine vita, vengano raccolti, smaltiti e riciclati nel rispetto degli standard ambientali più rigorosi.

Come Funziona la Raccolta dei RAEE

Per collaborare con Cobat RAEE, produttori e installatori devono registrarsi sul portale sole.cobatraee.it. Questo strumento digitale permette di:

  • Geolocalizzare gli impianti fotovoltaici
  • Inserire i moduli fotovoltaici acquistati in un database centralizzato
  • Richiedere il ritiro dei materiali una volta che questi hanno raggiunto la fine del loro ciclo di vita

Una volta inviata la richiesta, Cobat RAEE si occupa di tutte le fasi del processo, dalla raccolta allo stoccaggio fino al conferimento presso impianti di riciclo autorizzati. Questi ultimi sono certificati per il trasporto e il trattamento dei RAEE, garantendo così il rispetto delle normative ambientali.

Al termine del processo di trattamento, il consorzio rilascia un certificato di smaltimento, necessario in molti casi per impianti incentivati dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Questo certificato deve essere inviato al GSE dal proprietario dell’impianto per completare la documentazione.

Un Modello di Economia Circolare

Cobat RAEE permette a produttori e importatori di moduli fotovoltaici di contribuire attivamente alla transizione verso un’economia circolare. I materiali recuperati dai pannelli dismessi possono infatti essere trasformati in nuove materie prime, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo la sostenibilità del settore.

Gestione del Riciclo per Impianti Domestici e Professionali

La normativa distingue tra due categorie principali di impianti fotovoltaici:

RAEE Domestici: Gli impianti sotto i 10 kW sono considerati di natura domestica. In questo caso, i cittadini privati o gli installatori iscritti all’albo gestori ambientali possono gestire il riciclo dei moduli tramite il circuito delle isole ecologiche comunali.

RAEE Professionali: Gli impianti superiori ai 10 kW rientrano invece nella categoria professionale. La loro gestione richiede il coinvolgimento di aziende autorizzate per la raccolta e lo smaltimento, garantendo un trattamento conforme alle normative.

Perché Scegliere Cobat RAEE

Affidarsi a Cobat RAEE significa avere la certezza di una gestione dei rifiuti conforme alla normativa, sicura e sostenibile. Grazie al consorzio, produttori, installatori e privati possono contare su un sistema organizzato e certificato per il trattamento dei moduli fotovoltaici, promuovendo così una transizione ecologica responsabile e sostenibile.

Nel 2023, Huawei si è confermata al primo posto nella classifica mondiale dei produttori di inverter, consolidando la sua posizione di leader globale. Con un volume di vendite pari a 144 GW, l’azienda ha conquistato il 27% del mercato globale, un dato leggermente inferiore rispetto al 29% del 2022. Questo risultato rafforza la leadership di Huawei nel settore per l’ottavo anno consecutivo, secondo i dati del report pubblicato da Wood Mackenzie.

I Principali Attori del Mercato

Dietro Huawei si posizionano altri protagonisti chiave del settore:

  • Sungrow, al secondo posto con una quota di mercato del 24%, e un tasso di crescita impressionante del 70% rispetto al 2022
  • Solis, che mantiene il terzo posto con una quota del 6%

Complessivamente, le vendite dei primi dieci produttori hanno rappresentato l’81% delle vendite totali di inverter, confermando la forte concentrazione del mercato. Nonostante questo, il dato è in leggero calo rispetto all’86% registrato nel 2022, segno di una leggera frammentazione del settore.

Crescita Esponenziale del Mercato

Il 2023 ha segnato un anno di crescita significativa per il settore degli inverter:

  • Sono stati venduti 536 GW di inverter, con un aumento del 60% rispetto ai 334 GW venduti nel 2022
  • Tutte le aziende della top 10 hanno registrato crescite a doppia cifra, con Huawei e Sungrow che hanno trainato il settore grazie a soluzioni tecnologiche avanzate e strategie di mercato efficaci

Distribuzione Geografica delle Vendite

A livello geografico, il mercato degli inverter ha mostrato una forte crescita nelle seguenti aree:

  • Asia-Pacifico: Rappresenta oltre il 60% delle vendite globali, confermandosi come il principale mercato per il fotovoltaico
  • Europa: Con 115 GW di inverter venduti, il Vecchio Continente ha registrato un aumento del 24,5% rispetto al 2022, rappresentando il 21% delle spedizioni totali
  • Stati Uniti: Il mercato americano copre circa il 9% delle vendite globali, confermando la sua importanza strategica nonostante volumi inferiori rispetto ad altre aree

Innovazione e Leadership Tecnologica

Huawei continua a guidare il settore grazie a un impegno costante nell’innovazione tecnologica e nella sostenibilità. La sua gamma di inverter si distingue per l’utilizzo di soluzioni avanzate, come l’intelligenza artificiale e il monitoraggio intelligente, che ottimizzano l’efficienza degli impianti e migliorano la gestione dell’energia. Inoltre, l’azienda collabora attivamente con partner globali per promuovere la transizione verso energie rinnovabili su larga scala.

Un Mercato in Espansione

La crescita esplosiva del settore degli inverter riflette il ruolo sempre più centrale del fotovoltaico nella transizione energetica globale. Con una domanda crescente, specialmente nelle regioni dell’Asia-Pacifico e dell’Europa, e un aumento delle capacità produttive, il mercato è destinato a crescere ulteriormente nei prossimi anni. Huawei, con il suo impegno per l’innovazione e la qualità, sembra destinata a mantenere la sua posizione di leadership.